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Operato un mese fa - la mia esperienza (BOVOLATO - BRESCIA)

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Messaggio  RobertoTondo Lun 23 Mar 2015, 17:06

Ciao a tutti,
dopo varie consultazioni mediche - e visite frequenti al forum, da ospite - ho deciso di operarmi per il PE. Sono andato fino a Brescia per parlare con il dott. Bovolato, che mi ha fissato l'intervento di lì a un mese perché dopo sarebbe andato in pensione. Lui e la sua equipe hanno operato un numero impressionante di PE, con rarissime complicazioni. Bovolato è il primario di chirurgia toracica, ed è abituato a operazioni moooolto più complesse del PE. Nella sua equipe lo assiste in particolare il Dott. Pariscenti, giovane (40 anni?) e di una bravura impressionante. Mi sono sentito davvero in ottime mani. Bovolato ora è in pensione, ma Pariscenti opera ancora, e da lui mi farei operare anche altre 100 volte. Sarà lui a togliermi la barra, e oltre a essere un ottimo chirurgo, è anche estremamente attento alla riuscita estetica dell'operazione.
(anche se la ragione per cui mi sono operato non è estetica: il mio PE è stato asintomatico fino a un anno fa, quando ha cominciato a farmi piuttosto male. Avevo un indice di Haller di circa 4. è stato allora che ho deciso di risolvere la cosa).
Durante l'operazione, i chirurghi hanno visto che il pericardio (la "sacca" dov'è contenuto il cuore) aveva completamente aderito allo sterno, "incollandosi". Probabilmente era questo a farmi male. L'intervento è durato circa 5 ore, la degenza in ospedale 7 giorni. Hanno usato la tecnica di ravitch modificata (sternocondroplastica) con resezione di 8 cartilagini costali e la barretta metallica retrosternale, che toglierò fra un anno.

Di seguito prendo in esame alcuni aspetti che prima dell'intervento mi facevano molta paura, e a cui ho cercato molto a lungo le risposte. Queste sono le mie.

QUANTO FA MALE LA FERITA?
un pò. Leggendo le esperienze mi ero fatto l'idea di dolori insopportabili e infernali. Nel mio caso non è stato così: la zona della ferita (e tutto quello che c'è sotto: muscoli, ossa e chissà cos'altro) è dolente, ma non così tanto. è simile a un dolore intercostale (un pò meno forte) accompagnato dalla sensazione di avere un peso sul petto. Tenete conto che siete costantemente sotto antidolorifici. Si può leggere un fumetto o guardare un film senza che il dolore rubi la concentrazione: è presente, ma non da impazzire. Se dovessi dire quali sono stati i dolori peggiori di questa esperienza, il male della ferita non sarebbe tra questi, tranne nel primo momento in cui ti mettono in piedi (lì è un pò forte, ma passa subito). sono stati molto peggiori i dolori riflessi alla schiena (quelli sembravano pugnalate, assurdi, durati solo una notte) e la rimozione del catetere, per esempio.

PARLIAMO DI TUBI.
Questa è una cosa che mi terrorizzava e che non riuscivo a sapere: quanti tubi/flebo/altro ti mettono, e quanto devi portarle, e se fa male quando le mettono o le tolgono eccetera.
allora.
quando arrivi c'è l'inevitabile prelievo. Poi più niente fino in sala operatoria, dove mettono un catetere venoso (è come mettere una flebo, forse fa un pochino meno male) nella mano destra.
Tutto il resto lo mettono durante l'anestesia, quindi zero dolore.
Al risveglio avevo:
___il catetere venoso nella mano destra ( a cui era attaccato tutto: cibo e idratazione via flebo, perchè per i primi 2 giorni non si mangia; antibiotici; antidolorifici; gastroprotettori per gli antidolorifici).
___un altro catetere venoso nella mano sinistra, sopra il dorso del polso. A questo non era attaccato niente, lo tenevano solo in caso di emergenze. Nota bene: i cateteri venosi non hanno l'ago come le flebo, hanno solo un tubicino flessibile. Una volta che sono in posizione nella mia esperienza è come non averli. Anche quando li tolgono non si sente praticamente nulla (fa molto più male togliere dello scotch attaccato alla pelle, per dire.)
___Il catetere vescicale: Questo fa male. Se si rimane immobili non li si sente quasi niente. ma quando vi provano a mettere in piedi è fastidiosissimo (e vorrei vedere...) quando lo tolgono brucia molto, e anche fare pipì le prime due/tre volte dopo averlo tolto. Poi passa.
___Il drenaggio. Non fa male. è il tubo che entra nella ferita e che spurga materiale. è quello da cui dipende la dimissione (ti fanno andare a casa quando in un giorno spurghi 25 millilitri di liquido circa). Mentre è in posizione, anche camminando, non fa male per niente. Toglierlo è un fastidio leggero, siamo sempre in zona scotch.
___l'ossigeno. Ebbene sì, pensavo che i tubi dell'ossigeno entrassero nel naso. no, ovviamente. Sono solo appoggiati al bordo delle narici, quindi non fanno niente.
___i gambali. Svegliandomi, ho notato di avere dei gambali stretti ai polpacci, che facevano un massaggio meccanico gonfiandosi e sgonfiandosi d'aria (come quando ti prendono la pressione, ma più "soft"). servono per la circolazione, visto che si rimane a letto per due giorni. Sono piacevolissimi!!! è come un massaggio costante ai polpacci, e il rumore che fanno fa venire sonno.
___fastidi supplementari: per i primi due giorni faranno un prelievo al giorno. Questi non possono essere fatti dai buchi che si hanno già sulle mani, quindi devono farli al solito modo, nell'incavo del braccio.
___fastidi supplementari due: quando tolgono le flebo, gli antidolorifici, gastroprotettori, cibo e acqua si prendono per bocca, ma l'antibiotico ancora in vena. Quindi collegano una siringa al catetere venoso (che è rimasto lì, anche se staccato dalle flebo). Mentre se scende piano in una flebo l'antibiotico non lo si sente neanche, sparato con una siringa dritto in vena brucia abbastanza, ma soprattutto fa male la vena.

COM'E' FATTA LA FERITA?
al Civili di Brescia tutti noi operati di PE avevamo la stessa: un taglio lungo 6 cm circa, verticale, dove prima c'era il buco. Un millimetro sotto il taglio c'è il drenaggio. guardandolo e pensando a cosa hanno fatto da lì, è un taglio veramente piccolo.

QUALI SONO LE FASI DEL DECORSO?
Brevemente: due giorni immobili; secondo/terzo giorno ti tolgono ossigeno e gambali e ti spostano un pò in poltrona e comincia la fisioterapia del respiro (e nei giorni seguenti sempre più), terzo giorno via il catetere, quarto giorno via tutte le flebo ma rimangono i buchi (rimarranno fino alla fine) e il drenaggio. Il sesto giorno mi hanno tolto il drenaggio. Il settimo giorno dall'operazione (quindi 8 giorni compreso il giorno prima dell'operazione, in cui devi rimanere lì dalla mattina) via i buchi dalle mani, e a casa.

COM'E' ANDATA CON I FARMACI?
insomma. A quanto pare non tollero bene la morfina e gli oppioidi in generale: ogni volta che provavano ad alzarmi, vomitavo. Non piacevole perchè i conati facevano un male cane al petto e perchè vomitavo bile, a digiuno da tre giorni... Se vi succede questo, non è normale, e probabilmente è dovuto agli oppioidi. Me li hanno sostituiti con un antidolorifico diverso, che ha tenuto a bada il dolore in maniera identica, e la nausea se n'è andata all'istante.

DOPO L'OSPEDALE
dopo l'ospedale si starà scomodi, molto, per due settimane. Antidolorifici come in ospedale, letto- poltrona - letto - poltrona, passeggiate per casa e fisioterapia (ne parlo dopo). La terza settimana il dolore è ridimensionato, e si fanno passeggiate. La quarta sono tornato allo stage che avevo interrotto in una città dove abito da solo, quindi potete capire che il dolore c'è ma si riesce a fare tutto (tranne trasportare cose pesanti).
Solo da una settimana riesco ad alzarmi dal letto autonomamente, senza aggrapparmi alla corda (un gadget che c'è anche in ospedale).

FISIOTERAPIA
La fanno un pò in ospedale, ma quella seria l'ho fatta a casa, tutti i giorni, per tre settimane, a domicilio. Costa parecchio, ma mi ha davvero rimesso in piedi. Uscito dall'ospedale ero curvo e bloccato piegato a sinistra, come con una scoliosi pazzesca. Non riuscivo a fare respiri profondi nè a muovere il torace. Adesso sembro un pò rigido, ma normale.

LA RIFAREI?
si!!!!!!! è una bella scocciatura, ma se ne viene a capo. In un mese si sta davvero meglio; in due, credo passi tutto.

NON SPAVENTARSI SE:
___ non ci si riesce a raddrizzare dopo l'operazione, perchè passa
___ non si riesce a respirare bene dopo l'operazione (prima dell'operazione inspiravo 2500 ml d'aria; il giorno dopo, rifatto il test, ero tra i 300 e i 400: respiravo come un cagnolino. Ora sono intorno ai 2000, e continuo a migliorare.)
___ si sentono degli scricchiolii nei polmoni. Mi ero molto spaventato, mentre mi hanno detto che è abbastanza comune per la prima settimana circa (anche se va comunque detto al medico di corsia).
___ non passa la febbre. Per i primi dieci giorni ho avuto sempre da 37 a 37.5, è normale. Se invece si va verso i 38 è un problema.

Spero di essere stato utile. Per qualsiasi cosa, sentitevi liberi di chiedere.

RobertoTondo

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Operato un mese fa - la mia esperienza (BOVOLATO - BRESCIA) Empty Ciao

Messaggio  repper83 Mar 24 Mar 2015, 10:00

Grazie per aver descritto la tua esperienza in maniera cosi dettagliata! Smile

repper83

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Operato un mese fa - la mia esperienza (BOVOLATO - BRESCIA) Empty Re: Operato un mese fa - la mia esperienza (BOVOLATO - BRESCIA)

Messaggio  lucio Lun 30 Mar 2015, 10:04

Direi che e' stata un esperienza positiva, anche tu ti sei operato per il dolore come il sottoscritto, vedrai che ne gioverà' anche la capacita' polmonare. Complimenti per la tua descrizione molto dettagliata e accurata, se vorrai puoi allegare foto del Petto prima e dopo. Suspect Laughing

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Messaggio  Edraith Lun 29 Lug 2019, 19:31

RobertoTondo ha scritto:Ciao a tutti,
dopo varie consultazioni mediche - e visite frequenti al forum, da ospite - ho deciso di operarmi per il PE. Sono andato fino a Brescia per parlare con il dott. Bovolato, che mi ha fissato l'intervento di lì a un mese perché dopo sarebbe andato in pensione. Lui e la sua equipe hanno operato un numero impressionante di PE, con rarissime complicazioni. Bovolato è il primario di chirurgia toracica, ed è abituato a operazioni moooolto più complesse del PE. Nella sua equipe lo assiste in particolare il Dott. Pariscenti, giovane (40 anni?) e di una bravura impressionante. Mi sono sentito davvero in ottime mani. Bovolato ora è in pensione, ma Pariscenti opera ancora, e da lui mi farei operare anche altre 100 volte. Sarà lui a togliermi la barra, e oltre a essere un ottimo chirurgo, è anche estremamente attento alla riuscita estetica dell'operazione.
(anche se la ragione per cui mi sono operato non è estetica: il mio PE è stato asintomatico fino a un anno fa, quando ha cominciato a farmi piuttosto male. Avevo un indice di Haller di circa 4. è stato allora che ho deciso di risolvere la cosa).
Durante l'operazione, i chirurghi hanno visto che il pericardio (la "sacca" dov'è contenuto il cuore) aveva completamente aderito allo sterno, "incollandosi". Probabilmente era questo a farmi male. L'intervento è durato circa 5 ore, la degenza in ospedale 7 giorni. Hanno usato la tecnica di ravitch modificata (sternocondroplastica) con resezione di 8 cartilagini costali e la barretta metallica retrosternale, che toglierò fra un anno.

Di seguito prendo in esame alcuni aspetti che prima dell'intervento mi facevano molta paura, e a cui ho cercato molto a lungo le risposte. Queste sono le mie.

QUANTO FA MALE LA FERITA?
un pò. Leggendo le esperienze mi ero fatto l'idea di dolori insopportabili e infernali. Nel mio caso non è stato così: la zona della ferita (e tutto quello che c'è sotto: muscoli, ossa e chissà cos'altro) è dolente, ma non così tanto. è simile a un dolore intercostale (un pò meno forte) accompagnato dalla sensazione di avere un peso sul petto. Tenete conto che siete costantemente sotto antidolorifici. Si può leggere un fumetto o guardare un film senza che il dolore rubi la concentrazione: è presente, ma non da impazzire. Se dovessi dire quali sono stati i dolori peggiori di questa esperienza, il male della ferita non sarebbe tra questi, tranne nel primo momento in cui ti mettono in piedi (lì è un pò forte, ma passa subito). sono stati molto peggiori i dolori riflessi alla schiena (quelli sembravano pugnalate, assurdi, durati solo una notte) e la rimozione del catetere, per esempio.

PARLIAMO DI TUBI.
Questa è una cosa che mi terrorizzava e che non riuscivo a sapere: quanti tubi/flebo/altro ti mettono, e quanto devi portarle, e se fa male quando le mettono o le tolgono eccetera.
allora.
quando arrivi c'è l'inevitabile prelievo. Poi più niente fino in sala operatoria, dove mettono un catetere venoso (è come mettere una flebo, forse fa un pochino meno male) nella mano destra.
Tutto il resto lo mettono durante l'anestesia, quindi zero dolore.
Al risveglio avevo:
___il catetere venoso nella mano destra ( a cui era attaccato tutto: cibo e idratazione via flebo, perchè per i primi 2 giorni non si mangia; antibiotici; antidolorifici; gastroprotettori per gli antidolorifici).
___un altro catetere venoso nella mano sinistra, sopra il dorso del polso. A questo non era attaccato niente, lo tenevano solo in caso di emergenze. Nota bene: i cateteri venosi non hanno l'ago come le flebo, hanno solo un tubicino flessibile. Una volta che sono in posizione nella mia esperienza è come non averli. Anche quando li tolgono non si sente praticamente nulla (fa molto più male togliere dello scotch attaccato alla pelle, per dire.)
___Il catetere vescicale: Questo fa male. Se si rimane immobili non li si sente quasi niente. ma quando vi provano a mettere in piedi è fastidiosissimo (e vorrei vedere...) quando lo tolgono brucia molto, e anche fare pipì le prime due/tre volte dopo averlo tolto. Poi passa.
___Il drenaggio. Non fa male. è il tubo che entra nella ferita e che spurga materiale. è quello da cui dipende la dimissione (ti fanno andare a casa quando in un giorno spurghi 25 millilitri di liquido circa). Mentre è in posizione, anche camminando, non fa male per niente. Toglierlo è un fastidio leggero, siamo sempre in zona scotch.
___l'ossigeno. Ebbene sì, pensavo che i tubi dell'ossigeno entrassero nel naso. no, ovviamente. Sono solo appoggiati al bordo delle narici, quindi non fanno niente.
___i gambali. Svegliandomi, ho notato di avere dei gambali stretti ai polpacci, che facevano un massaggio meccanico gonfiandosi e sgonfiandosi d'aria (come quando ti prendono la pressione, ma più "soft"). servono per la circolazione, visto che si rimane a letto per due giorni. Sono piacevolissimi!!! è come un massaggio costante ai polpacci, e il rumore che fanno fa venire sonno.
___fastidi supplementari: per i primi due giorni faranno un prelievo al giorno. Questi non possono essere fatti dai buchi che si hanno già sulle mani, quindi devono farli al solito modo, nell'incavo del braccio.
___fastidi supplementari due: quando tolgono le flebo, gli antidolorifici, gastroprotettori, cibo e acqua si prendono per bocca, ma l'antibiotico ancora in vena. Quindi collegano una siringa al catetere venoso (che è rimasto lì, anche se staccato dalle flebo). Mentre se scende piano in una flebo l'antibiotico non lo si sente neanche, sparato con una siringa dritto in vena brucia abbastanza, ma soprattutto fa male la vena.

COM'E' FATTA LA FERITA?
al Civili di Brescia tutti noi operati di PE avevamo la stessa: un taglio lungo 6 cm circa, verticale, dove prima c'era il buco. Un millimetro sotto il taglio c'è il drenaggio. guardandolo e pensando a cosa hanno fatto da lì, è un taglio veramente piccolo.

QUALI SONO LE FASI DEL DECORSO?
Brevemente: due giorni immobili; secondo/terzo giorno ti tolgono ossigeno e gambali e ti spostano un pò in poltrona e comincia la fisioterapia del respiro (e nei giorni seguenti sempre più), terzo giorno via il catetere, quarto giorno via tutte le flebo ma rimangono i buchi (rimarranno fino alla fine) e il drenaggio. Il sesto giorno mi hanno tolto il drenaggio. Il settimo giorno dall'operazione (quindi 8 giorni compreso il giorno prima dell'operazione, in cui devi rimanere lì dalla mattina) via i buchi dalle mani, e a casa.

COM'E' ANDATA CON I FARMACI?
insomma. A quanto pare non tollero bene la morfina e gli oppioidi in generale: ogni volta che provavano ad alzarmi, vomitavo. Non piacevole perchè i conati facevano un male cane al petto e perchè vomitavo bile, a digiuno da tre giorni... Se vi succede questo, non è normale, e probabilmente è dovuto agli oppioidi. Me li hanno sostituiti con un antidolorifico diverso, che ha tenuto a bada il dolore in maniera identica, e la nausea se n'è andata all'istante.

DOPO L'OSPEDALE
dopo l'ospedale si starà scomodi, molto, per due settimane. Antidolorifici come in ospedale, letto- poltrona - letto - poltrona, passeggiate per casa e fisioterapia (ne parlo dopo). La terza settimana il dolore è ridimensionato, e si fanno passeggiate. La quarta sono tornato allo stage che avevo interrotto in una città dove abito da solo, quindi potete capire che il dolore c'è ma si riesce a fare tutto (tranne trasportare cose pesanti).
Solo da una settimana riesco ad alzarmi dal letto autonomamente, senza aggrapparmi alla corda (un gadget che c'è anche in ospedale).

FISIOTERAPIA
La fanno un pò in ospedale, ma quella seria l'ho fatta a casa, tutti i giorni, per tre settimane, a domicilio. Costa parecchio, ma mi ha davvero rimesso in piedi. Uscito dall'ospedale ero curvo e bloccato piegato a sinistra, come con una scoliosi pazzesca. Non riuscivo a fare respiri profondi nè a muovere il torace. Adesso sembro un pò rigido, ma normale.

LA RIFAREI?
si!!!!!!! è una bella scocciatura, ma se ne viene a capo. In un mese si sta davvero meglio; in due, credo passi tutto.

NON SPAVENTARSI SE:
___ non ci si riesce a raddrizzare dopo l'operazione, perchè passa
___ non si riesce a respirare bene dopo l'operazione (prima dell'operazione inspiravo 2500 ml d'aria; il giorno dopo, rifatto il test, ero tra i 300 e i 400: respiravo come un cagnolino. Ora sono intorno ai 2000, e continuo a migliorare.)
___ si sentono degli scricchiolii nei polmoni. Mi ero molto spaventato, mentre mi hanno detto che è abbastanza comune per la prima settimana circa (anche se va comunque detto al medico di corsia).
___ non passa la febbre. Per i primi dieci giorni ho avuto sempre da 37 a 37.5, è normale. Se invece si va verso i 38 è un problema.

Spero di essere stato utile. Per qualsiasi cosa, sentitevi liberi di chiedere.

Grazie molte per aver condiviso, Roberto!
A distanza di anni come va?
Ricordi se all'epoca ti fu richiesto di produrre certificati strani per poter accedere alla copertura dell'intervento tramite SSN?

Edraith

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