la mia esperienza-parte 2....

[goldenboy]

Come avevo promesso, ecco la seconda parte, sicuramente meno triste ed angosciosa della prima, della mia esperienza...Voglio parlare delle persone incontrate, che mi hanno in larga parte aiutato a sopportare meglio questa difficle situazione. Partiamo dal Sant'Orsola: un ottima struttura, in cui si è seguiti davvero constantemente sia dalle infermiere, sia dai dottori. A riguardo, volevo spendere due parole: volevo davvero ringraziare tutti quelli del Sant'Orsola, Fiorenza (che è stata davvero quasi una seconda mamma), Fra Lucio, la Chiara (che so che viene citata nei ringraziamenti è contenta..), e tutte le altre di cui purtroppo non ricordo il nome...Sono state sempre molto gentili e pronte ad aiutarmi. Uno dirà: è il loro lavoro. E' vero, ma cmq c'è modo e modo di svolgerlo, e mi sembra che nn ci possa lamentare...e poi i dottori, Ottoni e Mondini, che ho fatto lavorare non poco...di Ottoni si è già detto tutto, e confermo l'ottima fama che ha. Una bella persona, prima che un ottimo medico, che mi ha sempre seguito con attenzione e mai trascurato, insieme a Mondini, per cui le parole spese per Ottoni calzano a pennello. Insomma, un ottimo staff. Anche l'accoglienza della struttura è buona: non in tutti gli ospedali si ha una camera tutta per sè, e soprattutto la possbilità di avere un familiare, giorno e notte, sempre con se. E' vero, il cibo non sarà grancchè, però alla fine non eravamo lì in vacanza, e qualche sacrificio si può benissimo fare. Nei miei tanti giorni di permanenza lassù, poi ho conosciuto tanti ragazzi, con differenti caratteri e provenienti da tante parti d'Italia, accomunati tutti, però, come me, dal disagio causato da questo difetto (colgo l'occasione per ricordare e salutare, fra gli altri, Mirko, i due Simoni, keycode, andrea e soprattutto il mitico Frodo, Errigo, con cui ho condiviso tante risate e prese per il culo ). Oltre ad arricchirmi con le loro storie, lo stare insieme con questi ragazzi penso abbia reso più lieve la sofferenza (che c'è, ed è presente, lo ripeto: questo intervento nn è una passeggiata) e abbia un pò riempito i tempi morti, le attese, i momenti di tristezza e nostalgia. Certo, il tutto arricchito dalla fondamentale presenza della mia famiglia, che mi è sempre stata accanto durante tutti i 40 giorni, dai quali siamo usciti più uniti che mai. Anche a Firenze, una volta ri-ricoverato, ho però trovato un ottimo ambiente: anche qua gli infermieri (quasi tutti) si son sempre dimostrati carini e disponibili, così come i dottori, se se ne esclude qualcuno. Io poi avevo la fortuna (si fa per dire) di essere in un reparto costruito di recente, quindi sicuramente migliore di altri più vecchi. Sono stato anche fortunato nel capitare in stanza con un ottimo compagno, un signore di 70 anni con cui ho stretto una forte amicizia. A firenze le cose sono state da una parte più facili, per la vicinanza con amici e parenti, per certi versi difficili, dato che ero esasperato dalle continue disavventure e dal fatto che nn si riusciva ad uscirne. Una volta uscito dall'ospedale, questa volta credo, e spero, definitavamente, le mie impressioni sono queste: questo periodo mi ha, alla fine di tutto, rafforzato il carattere. Ho superato un'esperienza lunga e brutta, che non tutti forse sarebbero riusciti a sopportare. e questo mi ha sicuramente dato più consapevolezza della mia resistenza. Io poi, essendo credente, ho vissuto il tutto come una >"prova": so che per molti è una cavolata, ma questo mi ha reso il boccone meno amaro da buttare giù. Insomma, credo che, uscito da questi 40 giorni, sia una persona migliore, e non solo perchè non ho più quella stramaledetta bozza là davanti, ma soprattuto per le persone conosciute e per un tipo di esperienza che, se all'inizio può apparire completamente nera e triste, aiuta a crescere e a migliorare come persone.
That's my two cents...

[consu]

Si era intuito o almeno speravo....che la seconda parte della tua avventura era positiva e con bei ricordi. Hai scitto che sei un credente questo è molto bello ...in certi momenti aiuta molto (parlo anche di me) a superare i problemi della vita specialmente quando si tratta di salute un appiglio serve per far si di non prendersela con altre persone . Penso che ogniuno di noi ha un posto dove trova coraggio e conforto( qualunque esso sia... a parte danneggiare altri ....si intende!!) Ti faccio un mondo di auguri.

[Frodo]

Non ci credo.....

davvero pensi che mi chiamo errigo???

ti ho sentito chiamarmi una volta così, ma pensai fosse per colpa dei farmaci e dei vari tubi che ti bucavano....
invece sei proprio un PIRLAAAAAAAAAAAAAAA!!!
Mi chiamo ENRICO!!!! (errigo....bah...che ca*** di nome è??)

pretendo scuse pubbliche......

[goldenboy]

pirla, è chiaro che scherzo!!!! è Enrico alla romanesca, ah errigooooo!!!!

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