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Messaggio  AndreaDMT Lun 15 Apr 2013, 21:15

Ciao ragazzi, Sono andrea, sono nuovo del forum anche se ho letto quasi tutti i vecchi post ! volevo farvi una semplice domanda, ma prima voglio dirvi che il mio PE è abbastanza lieve, e non mi crea grossi problemi a livello psicologico, e nessun problema a livello fisico, difatti faccio sport a livelli abbastanza alti e posso dire in generale di avere un buon fisico.

tuttavia, è da tempo a questa parte che sto pensando di sistemare la situazione, e volevo sapere qual`è l`intervento con il quale si possa tornare a fare sport agonistico ? Pratico le MMA quindi prendo botte in ogni dove, credo che sia sconsigliato continuare questo tipo di sport dopo un intervento del genere ( che sia Nuss o rivach ) che ne dite ??

potrei sempre pensare ad un mini intervento di lipofling o di macrolene per sistemare il ''problema'' ad un livello puramente estetico.. ! insomma datemi qualche opinione ! se avete bisogno posso postare anche qualche foto !

grazie a tutti Wink

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Messaggio  Davide7775 Mar 16 Apr 2013, 07:57

Ciao! La mia opinione è la seguente. Per tre anni se fai la Nuss, tutti gli sport da contatto sono sconsigliati. Quindi se vuoi continuare a praticarli devi ricorrere ad altri metodi. La Ravitch è troppo invasiva e per problemi lievi come il tuo non è neanche da prendere in considerazione. Io ti suggerirei la fisioterapia e la vacuum bell, con il tempo e la costanza danno buoni risultati. Gli altri metodi estetici danno a mio avviso risultati non permanenti. Cool
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Messaggio  lucio Mar 16 Apr 2013, 08:54

Concordo con Davide al 100% Wink
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Messaggio  Balto Mar 16 Apr 2013, 17:39

Anch'io quoto quanto scritto da Davide. Se il tuo pe è lieve la VB in primis e poi la fisioterapia o la palestra mirata sono di validissimo aiuto, per migliorare in maniera marcata l'aspetto estetico del tuo sterno.

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Messaggio  MAURITO Mer 17 Apr 2013, 22:33

BUONASERA SCUSATE SE SONO MONOTONO, MA VOI CHE CONSIGLIATE LA FISIOTERAPIA, DOVE SONO I RISULTATI?? NON HO VISTO UNA FOTO UNA MA NONOSTANTE QUESTO LA FISIOTERAPIA SEMBRA L'ACQUA DI LOURDES...SENZA PARLARE DELLA VACUUM BELL!
PERSONALMENTE CI PENSEREI MOLTO MA MOLTO BENE PRIMA DI SPENDERE DEI SOLDI IN UN TRATTAMENTO CHE NESSUNO HA DIMOSTRATO SIA EFFICACE. PER EFFICACE NON INTENDO MIGLIORARE DI 1 C, MA DI RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE

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Messaggio  Davide7775 Gio 18 Apr 2013, 07:50

The vacuum bell is a medical device used in the treatment of pectus excavatum, one of the most common chest wall defects. The vacuum bell was invented by German engineer Eckart Klobe in order to treat the cosmetic problems associated with the condition, as symptomatic problems caused by pectus excavatum are usually more severe and may require surgery. Currently, there are two leading versions of the vacuum bell (COsta an Klobe) are available, in a range of different sizes in order to allow for the treatment of a range of patients. The device works by establishing a vacuum, of up to 15% below atmospheric pressure, above the patients chest in order to draw the sternum out into a more normal position . Whilst the immediate effects of the device are only temporary as the sternum will revert to its original position after usage, the continued usage of the device is believed to have a permanent impact on the position of the breastbone. Many patients have reported an improved appearance to the sternum after 2–3 years of regular usage.
Contents

1 2006 study
2 2010 study
3 Method of usage
4 Contraindications
5 Side effects
6 References

2006 study

A 2006 study of 34 patients (31 male and 3 female), aged between 6–52 years, who used the bell for 1–18 months showed immediate improvements. The patients were followed up with clinical examination, photography and CT scans. After 3 months, 27 of the patients displayed an elevation of the sternum of more than 1.5 cm, and after 12 months the sternum was lifted to a normal level within 5 of the patients. Studies showing long term improvements are currently lacking.[1]
2010 study

The vacuum bell may allow some patients with PE to avoid surgery. Especially patients with symmetric and mild PE may benefit from this procedure. The application is easy, with a good acceptance by both pediatric and adult patients. Computed tomographic scans showed that the device lifted the sternum and ribs immediately. In addition, this was confirmed thoracoscopically during the minimally invasive repair of pectus excavatum (MIRPE) procedure. After 18 months in average, the sternum was lifted to a normal level in 9 patients. Relevant side effects were not noted.

However, the time of follow-up was only 5 years, and further follow-up studies are necessary to evaluate the effectiveness of this therapeutic tool. Additionally, the intraoperative use of the vacuum bell during the MIRPE may facilitate the introduction of the pectus bar. In any case, the method seems to be a valuable adjunct therapy in the treatment.

The vacuum bell has proved to be an alternative therapeutic option in selected patients with PE. The initial results proved to be dramatic, but long term results are so far lacking, and further evaluation and follow-up studies are necessary.[2]
Method of usage

The rubber bell is placed onto the chest wall so that a seal is created, and a hand pump connected to the bell by an air tube is used to reduce pressure inside the bell to up to 15% below atmospheric pressure. The drop in pressure results in the sternum being lifted upwards and a temporary resolution of the deformity.[3]
Contraindications

Use of the bell is not advised if any of the following conditions are present in a patient:

Angiopathy
Aneurysm
Blood coagulation disorders (e.g. Hemophilia).
Disorders affecting bone firmness (e.g. Osteogenesis Imperfecta, Osteoporosis).
study study study study study study study study study study study
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Messaggio  Ospite Gio 18 Apr 2013, 09:55

Ho recuperato questo vecchio post, magari potrà servire a fare maggiore chiarezza sulla FKT.
Ho fatto copia e incolla non so come viene Rolling Eyes



Informazioni Generali sulla FKT del Pectus Excavatum/Pectus Carinatum

Messaggio Ottavio Mambrioni il Dom 10 Gen 2010, 19:00
Informazioni Generali sulla FisioKinesiTerapia del Pectus Excavatum e del Pectus Carinatum



Dal 1982 tratto queste malformazioni e credo che la FKT sia efficace se viene eseguita con opportune tecniche ed esercizi rieducativi per correggere la tipica postura del Pectus Excavatum, che comprende: spalle incurvate in avanti, scapole alate, colonna in atteggiamento cifotico e addome protuberante. Inoltre a seconda dell'età , la FKT ci permette di ottenere non solo l'arresto della progressione della malformazione ma anche il miglioramento della dinamica diaframmatica costale e lo sviluppo dei muscoli pettorali.

Ho sviluppato questo tipo di trattamento fisioterapico partendo dalla teoria del Dott. Brodkin secondo il quale il difetto sternale è dato da una anomalia delle inserzioni e della conformazione dei fasci muscolari diaframmatici sullo sterno.

Nei soggetti che non presentano questa malformazione, il muscolo di questa regione si contrae durante l'inspirazione e i tendini muscolari che sono attaccati alla parete toracica inferiore da ogni lato dell'ipofisi xifoidea e alla parte inferiore dello sterno, impediscono che questo si ritragga mentre il diaframma discende.

Pertanto, se in questo muscolo manca l'azione traente dei fasci sternali, la stessa azione risulta meno efficace rispetto ai fasci muscolari laterali e posteriori.

Il centro tendineo viene attratto in direzione di questi ultimi e, dato che il fascio sternale è in parte fibroso ed inestensibile, si trascina indietro lo sterno.

Questo è il fulcro di tutto il sistema del Pectus Excavatum, da questa anomalia ne deriverebbe uno dei segni più importanti: la respirazione paradossa.

Durante la fase inpiratoria si osserva un aumento della depressione sternale associata ad un innalzamento e ad uno spostamento verso l'esterno delle coste inferiori, con aumento del diametro trasverso del torace e una riduzione di quello antero-posteriore.

L'etiopatogenesi del Pectus Carinatum è dovuto all'alterazione dello sviluppo delle cartilagini costali, che tendono a spingere in avanti lo sterno, per effetto della concomitante lassità dei fasci sternali del diaframma. Ne consegue un aumento del diametro antero-posteriore e una riduzione del trasverso del torace.

Le indagini preliminari al trattamento mi consentono di rilevare il grado di deformità attraverso alcuni metodi di valutazione: un esame cirtometrico e una valutazione diretta.

Grazie a queste rivelazioni riesco a valutare la tipologia degli esercizi da adattare al soggetto, tenendo conto anche dell'eventuale presenza di una asimmetria toracica che condiziona il carico di lavoro di una parte del torace rispetto all'altra.

Dopo tali premesse si può iniziare un programma riabilitativo composto di opportune tecniche ed esercizi rieducativi coadiuvati da una cintura, per bloccare il basculamento delle coste inferiori se si tratta di un soggetto con il Pectus Excavatum, relativamente per un soggetto con il Pectus Carinatum viene applicato un corsetto su misura per contenere la malformazione durante gli esercizi.

Non mi soffermo su questi ultimi in quanto sono calibrati al soggetto e vengono insegnati in sede ambulatoriale per poi essere eseguiti giornalmente a casa.

I tempi di trattamento variano da caso a caso, dall'età del soggetto, dall'entità del difetto e dalle motivazioni personali.

Ritengo tuttavia che tale metodica, se applicata correttamente e quanto più precocemente possibile nell'età scolare dai 6 anni alla fine dello sviluppo, può essere efficace al fine di evitare la progressione della deformità, di ridurre e talora di risolvere la depressione xifoidea ed evitare le complicanze fisiopatologiche cardio-polmonari e in certi casi per evitare l'intervento chirurgico.

Si tratta di una terapia piuttosto impegnativa, ma visti i risultati positivi che si possono raggiungere e la soddisfazione del paziente, ad oggi, a mio avviso, è il miglior percorso da affrontare.

Questo programma è anche un valido aiuto nei casi in cui sia indicata la correzione chirurgica ed è quindi molto importante una preparazione dalla durata che varia dai 6 ai 12 mesi in modo da elasticizzare il più possibile la zona sternale bloccata dalla rigidità diaframmatica e da insegnare una corretta respirazione.

Nel post-intervento, continuando a svolgere gli esercizi in modo semplificato, si consolida il risultato chirurgico e dopo la rimozione della barra occorrerà riprendere gli esercizi fino all'età dello sviluppo.

La FKT, aiuta a migliorare e mantenere una espansione toracica e una postura ottimale garantendo così buoni risultati estetici nel tempo, che in un torace ipotrofico e con poca massa muscolare non possono essere ottenuti.

Io sconsiglio la pratica del nuoto, sport che era ed è ritenuto l'unico trattamento per migliorare le condizioni del Pectus Excavatum, in quanto, la malformazione e la respirazione paradossa, nella fase di crescita del bambino, va ad aumentare la depressione sternale con tutte le sue relative conseguenze.

Per eventuali ulteriori informazioni e/o approfondimenti sull'argomento, potete scrivere su questo forum.



Grazie per l'attenzione

FKT - Ottavio Mambrioni

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Messaggio  Balto Gio 18 Apr 2013, 18:16

MAURITO ha scritto:BUONASERA SCUSATE SE SONO MONOTONO, MA VOI CHE CONSIGLIATE LA FISIOTERAPIA, DOVE SONO I RISULTATI?? NON HO VISTO UNA FOTO UNA MA NONOSTANTE QUESTO LA FISIOTERAPIA SEMBRA L'ACQUA DI LOURDES...SENZA PARLARE DELLA VACUUM BELL!
PERSONALMENTE CI PENSEREI MOLTO MA MOLTO BENE PRIMA DI SPENDERE DEI SOLDI IN UN TRATTAMENTO CHE NESSUNO HA DIMOSTRATO SIA EFFICACE. PER EFFICACE NON INTENDO MIGLIORARE DI 1 C, MA DI RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE

Il problema alla radice a volte non si risolve neanche con l'operazione. Io ti rispondo sull'utilizzo della VB.
L'ho usata per tre anni in maniera costante ed ho notevolmente migliorato( DEFINITIVAMENTE) l'aspetto estetico del mio pe, che in ogni modo era lieve/medio e non stile cratere. Non uso la VB da circa due anni e lo sterno non si è mosso neanche di un millimetro. Il lavoro in palestra è stato ed è fondamentale per la postura, almeno per me.
Se vai alla sezione dedicata alla VB troverai testimonianze corredate da foto.

Nessuno ha mai scritto che la VB fa miracoli, ma per chi ha un pe lieve può davvero dare una grossa mano d'aiuto. L'operazione è sempre un terno al lotto e sapere che c'è un'altra strada decisamente meno invasiva credo che faccia piacere, o no?

Sulla fisioterapia non entro in merito, perché non l'ho mai provata e non essendo né un medico e né un fisiatra mi astengo da commenti o giudizi.

Concludendo: nella vita si vive anche di molta teoria. Credo che ognuno di noi debba provare su stessi le cose, senza pensare, immaginare. Ci si una butta su una strada e si prova. Tutto qui



Balto

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