male al pectus dopo sport
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pito80
Rescue
Menna82
7 partecipanti
Pectus Board :: Malformazioni toraciche - Pectus Excavatum - Pectus Carinatum - Pectus Tortum :: Malformazioni toraciche
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male al pectus dopo sport
Ciao a tutti,
non sono nuovo del forum ma fino ad ora ho partecipato poco.
Ho un pectus excavatum di considerevole entità ma nonostante ciò ho sempre fatto attività sportiva, anche a livello agonistico fino a qualche anno fa. Vorrei chiedere a chi di voi ha il mio stesso problema (p.e.) e pratica sport se durante e dopo l'attività sportiva sente dolore al petto in corrispondenza proprio dello sterno; la sensazione che provo mentre faccio respiri profondi è proprio quella di sentire i polmoni che vanno a toccare con lo sterno provocandomi in certi casi lo stimolo della tosse. In realtà questa sensazione ce l'avrei anche al difuori dell'attività fisica, cioè ogni volta che faccio resipiri profondi, ma il continuo ripetersi di questo contatto tra polmoni e sterno dopo un po' mi crea dolore, sento proprio un bruciore che parte da sopra lo sterno fino alla gola.
Qualcuno di voi ha sperimentato la stessa sensazione?
non sono nuovo del forum ma fino ad ora ho partecipato poco.
Ho un pectus excavatum di considerevole entità ma nonostante ciò ho sempre fatto attività sportiva, anche a livello agonistico fino a qualche anno fa. Vorrei chiedere a chi di voi ha il mio stesso problema (p.e.) e pratica sport se durante e dopo l'attività sportiva sente dolore al petto in corrispondenza proprio dello sterno; la sensazione che provo mentre faccio respiri profondi è proprio quella di sentire i polmoni che vanno a toccare con lo sterno provocandomi in certi casi lo stimolo della tosse. In realtà questa sensazione ce l'avrei anche al difuori dell'attività fisica, cioè ogni volta che faccio resipiri profondi, ma il continuo ripetersi di questo contatto tra polmoni e sterno dopo un po' mi crea dolore, sento proprio un bruciore che parte da sopra lo sterno fino alla gola.
Qualcuno di voi ha sperimentato la stessa sensazione?
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
wow, sinceramente mai provata una sensazione del genere, ma da quello che fai intendere devi averlo veramente profondo o sbaglio?
Rescue- Numero di messaggi : 110
Età : 32
Data d'iscrizione : 30.07.10
Re: male al pectus dopo sport
Non saprei quantificarlo precisamente (tipo indice di haller) ma non passa certo inosservato..Rescue ha scritto:wow, sinceramente mai provata una sensazione del genere, ma da quello che fai intendere devi averlo veramente profondo o sbaglio?
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
Per farvi rendere conto vi mostro delle foto del mio pectus.
[img][/img][img][/img][img][/img]
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Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
pectus excavatum severo,si vede che è molto profondo.....
pito80-
Numero di messaggi : 207
Età : 38
Data d'iscrizione : 19.08.08
Re: male al pectus dopo sport
Abbastanza profondo ma simmetrico, e poi hai tanta massa.
ocra- Numero di messaggi : 181
Età : 36
Data d'iscrizione : 01.07.08
Re: male al pectus dopo sport
Sempre avuto "sensazioni"poco piacevoli durante la fase di espansione della gabbia toracica, ho fatto nuoto per anni e ultimamente avevo dispnea e dolore, dolore che poi mi ha portato all'intervento (fatto il 26-9-2011). Gia' noto delle differenze nella respirazione
lucio- Moderatore
-
Numero di messaggi : 892
Età : 49
Località : BOLOGNA
Data d'iscrizione : 27.08.10
Re: male al pectus dopo sport
lucio ha scritto:Sempre avuto "sensazioni"poco piacevoli durante la fase di espansione della gabbia toracica, ho fatto nuoto per anni e ultimamente avevo dispnea e dolore, dolore che poi mi ha portato all'intervento (fatto il 26-9-2011). Gia' noto delle differenze nella respirazione
bhè questo è positivo.. che tipo di intervento hai fatto, nuss o ravitch?
posso sapere dopo quanto tempo dall'intervento hai ripreso l'attività sportiva?
grazie
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
ma tu le leggi le risposte ?
lucio- Moderatore
-
Numero di messaggi : 892
Età : 49
Località : BOLOGNA
Data d'iscrizione : 27.08.10
Re: male al pectus dopo sport
lucio ha scritto:ma tu le leggi le risposte ?
ahahaha lucio! xD
comunque si, la gente dovrebbe imparare ad ASCOLTARE (in questo caso leggere) prima di qualunque cosa non è un'offesa! semplicemente troppe persone vengono qua e fanno sempre le stesse domande! io dico una cosa: SFOGLIATE IL FORUM prima di fare domande ^_^
Rescue- Numero di messaggi : 110
Età : 32
Data d'iscrizione : 30.07.10
Re: male al pectus dopo sport
lucio ha scritto:ma tu le leggi le risposte ?
scusami hai ragione..non avevo letto bene la data..
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
una cosa che scrissi quando fui operato... forse a qualcuno potrebbe servire
Lo specchietto girato
Era una domenica pomeriggio quando varcai la soglia del Sant'Orsola.
Venivo da un viaggio di quasi 900 km durante il quale mi erano capitate diverse cose strane, tra le quali smarrire una cartella con vari effetti personali e l'impegnativa del medico curante per il ricovero.
Una volta assegnatami la stanza, li incontrai quasi subito, Daniele e Paolo, in piedi nel corridoio, parlavano come se non si trovassero in un ospedale, ma nella piazza centrale del paese con davanti una granita, altro che pigiama.
Ovvio: erano in dirittura d'arrivo.
Strano quel che succede negli ospedali: chi sta per andare via e ha già superato l'Apocalisse guarda con quell'aria di commiserazione chi invece non sa ancora niente.
Io, poi, sono quel tipo di paziente che non ama sapere in cosa consiste esattamente quell'Apocalisse, ha preso una decisione e amen!, sia quel che sia.
Così tra me e loro non c'era solo un abisso nelle cose vissute e sofferte: c'era anche un abisso di conoscenza.
Abisso che ritenni opportuno cercare di colmare grazie ai loro racconti.
Così ancor più Paolo di Daniele (che partì il giorno seguente) divenne per me il Virgilio dantesco che guida l'ospite nel mondo sconosciuto.
Naturale scambiarsi le esperienze della “Vita di serie B” che ciascuno di noi aveva condotto fino a quel momento.
Rabbia, frustrazione, isolamento, incomprensioni, nascondersi, sentirsi in qualche modo “diversi”, delusione, delusione, delusione.
Una vita passata a celare una parte di noi, a tenere sempre il cervello acceso, prevenire smpre quella circostanza di come un un qualsiasi dettaglio ci avrebbe potuto irrimediabilmente tradire.
Vita da mediano: molte ombre, poche luci.
Insomma in uno di questi momenti di “cuore aperto”, Paolo, nel parlarmi di alcuni dettagli della sua esperienza di “vita da mediano”, mi raccontò dell'episodio del motorino.
Come tutti noi, anche lui studiava il modo di celare al mondo il suo segreto e di come fosse costretto a mettere un giubbino di tuta sopra la t-shirt per evitare che il vento (maledetto, anche lui è un nemico), rivelasse la debolezza.
D'estate sul motorino una volta lo specchietto retrovisore gli rimanda quella maledetta concavità toracica nonostante il giubbino che, normalmente, indossava.
Con un gesto che ormai faceva normalmente, Paolo, per evitare di vedere quell'immagine di curvatura all'interno del suo torace che più al mondo gli faceva male, girava verso l'esterno quel maledetto specchietto, compiendo un gesto che, idealmente, avrebbe voluto spegnere anche l'interruttore del vento.
Così lo specchietto, e soprattutto l'immagine che gli rimandava, non gli avrebbe fatto più male.
..............
..............
Ristetti qualche secondo davanti a quel racconto. Me la proiettavo in testa la scena. In silenzio.
Nel film ideale ero anche io alleato di Paolo a sconfiggere i nemici Vento e Specchietto, accanto a lui sul motorino.
Ma vincevano sempre loro.
Come dimenticare gli altri “compagni di avventura” di questa mezza estate; il volto pallido (e quasi sempre sorridente) di Luca, che da questa esperienza trarrà ancora più forza e maturità per la sua crescita; e il “gigante buono” Artemis, da ora in poi il mondo sarà ancora più piccolo nelle sue grandi mani.....
Poi venne Ottoni.
Accompagnato dal Dr. Mondini, di cui a me certe espressioni ricordavano David Carradine in “Kill Bill”; quando lo vidi la prima volta pensai infatti: la conoscerà la mossa della tigre?.... E dove l'avrà messa Uma Thurman?...
Un paio di giorni dopo l'Apocalisse, Ottoni venne a fare la visita di controllo.
Io dalla prima volta che lo vidi mi sembrava un pò Dennis Hopper.
Questo profilo importante, questo naso aquilino che non passava inosservato, una dentatura imperfetta (direi quasi “carenata” se questo termine non suonasse un pò “ridondante”...) eppure perfettamente integrata nel contesto, un fisico magro e asciutto (quasi “nervoso”), le mani secche e le dita sottili: tecnica, precisione, fantasia.
Il tutto condito da una gentilezza sincera, una franchezza qualche volta eccessiva (“Ma lei cosa si aspetta da questo intervento?”) ed una antica cortesia che ti conquistano subito.
Niente a che vedere col famoso dottore “pletorico” col dito indice di Troisi, ve lo ricordate? (“il vostro amico sta bene, solo è un pò pletorico, ha capito?”).
Insomma parliamo un pò dell'intervento, ma poco: “oggi non ho voglia di spiegarle un cavolo perchè sono troppo stanco”, ma poi davanti alle domande non si tira mai indietro, passando con la stessa nonchalance dalla spiegazione dell'intervento a cenni di patologia medica.
Ottoni è uno così.
Allora gli ho detto io le cose che pensavo di lui.
“Lei è, sulla carta, un chirurgo toracico, ma io l'ho sempre definita “architetto del torace”, finchè poi, ultimamente, ho cambiato questa definizione in: 'ostetrico'”. Lui mi chiese perchè.
E gli spiegai che, in un certo senso, lui ridà una nuova vita alle persone. Ti fa ri-nascere.
Ecco perchè ostetrico.
Non è stato d'accordo, ha bofonchiato qualcosa sulle responsabilità della professione, sul fatto che ci sono anche insuccessi, si è alzato: “Ci vediamo domani”. Ma secondo me gli è piaciuta.
A chi non piacerebbe essere considerato un pò il padre di tutti quelli che sono stati da lui operati e che hanno avuto in regalo una vita nuova?
A tutti quelli che sono ri-nati.
Che poi sono gli stessi che, da questo momento in poi, lo specchietto non lo gireranno più.
Grazie Paolo
Era una domenica pomeriggio quando varcai la soglia del Sant'Orsola.
Venivo da un viaggio di quasi 900 km durante il quale mi erano capitate diverse cose strane, tra le quali smarrire una cartella con vari effetti personali e l'impegnativa del medico curante per il ricovero.
Una volta assegnatami la stanza, li incontrai quasi subito, Daniele e Paolo, in piedi nel corridoio, parlavano come se non si trovassero in un ospedale, ma nella piazza centrale del paese con davanti una granita, altro che pigiama.
Ovvio: erano in dirittura d'arrivo.
Strano quel che succede negli ospedali: chi sta per andare via e ha già superato l'Apocalisse guarda con quell'aria di commiserazione chi invece non sa ancora niente.
Io, poi, sono quel tipo di paziente che non ama sapere in cosa consiste esattamente quell'Apocalisse, ha preso una decisione e amen!, sia quel che sia.
Così tra me e loro non c'era solo un abisso nelle cose vissute e sofferte: c'era anche un abisso di conoscenza.
Abisso che ritenni opportuno cercare di colmare grazie ai loro racconti.
Così ancor più Paolo di Daniele (che partì il giorno seguente) divenne per me il Virgilio dantesco che guida l'ospite nel mondo sconosciuto.
Naturale scambiarsi le esperienze della “Vita di serie B” che ciascuno di noi aveva condotto fino a quel momento.
Rabbia, frustrazione, isolamento, incomprensioni, nascondersi, sentirsi in qualche modo “diversi”, delusione, delusione, delusione.
Una vita passata a celare una parte di noi, a tenere sempre il cervello acceso, prevenire smpre quella circostanza di come un un qualsiasi dettaglio ci avrebbe potuto irrimediabilmente tradire.
Vita da mediano: molte ombre, poche luci.
Insomma in uno di questi momenti di “cuore aperto”, Paolo, nel parlarmi di alcuni dettagli della sua esperienza di “vita da mediano”, mi raccontò dell'episodio del motorino.
Come tutti noi, anche lui studiava il modo di celare al mondo il suo segreto e di come fosse costretto a mettere un giubbino di tuta sopra la t-shirt per evitare che il vento (maledetto, anche lui è un nemico), rivelasse la debolezza.
D'estate sul motorino una volta lo specchietto retrovisore gli rimanda quella maledetta concavità toracica nonostante il giubbino che, normalmente, indossava.
Con un gesto che ormai faceva normalmente, Paolo, per evitare di vedere quell'immagine di curvatura all'interno del suo torace che più al mondo gli faceva male, girava verso l'esterno quel maledetto specchietto, compiendo un gesto che, idealmente, avrebbe voluto spegnere anche l'interruttore del vento.
Così lo specchietto, e soprattutto l'immagine che gli rimandava, non gli avrebbe fatto più male.
..............
..............
Ristetti qualche secondo davanti a quel racconto. Me la proiettavo in testa la scena. In silenzio.
Nel film ideale ero anche io alleato di Paolo a sconfiggere i nemici Vento e Specchietto, accanto a lui sul motorino.
Ma vincevano sempre loro.
Come dimenticare gli altri “compagni di avventura” di questa mezza estate; il volto pallido (e quasi sempre sorridente) di Luca, che da questa esperienza trarrà ancora più forza e maturità per la sua crescita; e il “gigante buono” Artemis, da ora in poi il mondo sarà ancora più piccolo nelle sue grandi mani.....
Poi venne Ottoni.
Accompagnato dal Dr. Mondini, di cui a me certe espressioni ricordavano David Carradine in “Kill Bill”; quando lo vidi la prima volta pensai infatti: la conoscerà la mossa della tigre?.... E dove l'avrà messa Uma Thurman?...
Un paio di giorni dopo l'Apocalisse, Ottoni venne a fare la visita di controllo.
Io dalla prima volta che lo vidi mi sembrava un pò Dennis Hopper.
Questo profilo importante, questo naso aquilino che non passava inosservato, una dentatura imperfetta (direi quasi “carenata” se questo termine non suonasse un pò “ridondante”...) eppure perfettamente integrata nel contesto, un fisico magro e asciutto (quasi “nervoso”), le mani secche e le dita sottili: tecnica, precisione, fantasia.
Il tutto condito da una gentilezza sincera, una franchezza qualche volta eccessiva (“Ma lei cosa si aspetta da questo intervento?”) ed una antica cortesia che ti conquistano subito.
Niente a che vedere col famoso dottore “pletorico” col dito indice di Troisi, ve lo ricordate? (“il vostro amico sta bene, solo è un pò pletorico, ha capito?”).
Insomma parliamo un pò dell'intervento, ma poco: “oggi non ho voglia di spiegarle un cavolo perchè sono troppo stanco”, ma poi davanti alle domande non si tira mai indietro, passando con la stessa nonchalance dalla spiegazione dell'intervento a cenni di patologia medica.
Ottoni è uno così.
Allora gli ho detto io le cose che pensavo di lui.
“Lei è, sulla carta, un chirurgo toracico, ma io l'ho sempre definita “architetto del torace”, finchè poi, ultimamente, ho cambiato questa definizione in: 'ostetrico'”. Lui mi chiese perchè.
E gli spiegai che, in un certo senso, lui ridà una nuova vita alle persone. Ti fa ri-nascere.
Ecco perchè ostetrico.
Non è stato d'accordo, ha bofonchiato qualcosa sulle responsabilità della professione, sul fatto che ci sono anche insuccessi, si è alzato: “Ci vediamo domani”. Ma secondo me gli è piaciuta.
A chi non piacerebbe essere considerato un pò il padre di tutti quelli che sono stati da lui operati e che hanno avuto in regalo una vita nuova?
A tutti quelli che sono ri-nati.
Che poi sono gli stessi che, da questo momento in poi, lo specchietto non lo gireranno più.
Grazie Paolo
Hannibal-
Numero di messaggi : 12
Età : 62
Data d'iscrizione : 28.04.08
Re: male al pectus dopo sport
Bello, mi piace ! Se ne hai ancora me ne porti un po' ? Scherzo, spero che nella vita tu scriva per vivere hai uno stile molto pittoresco
lucio- Moderatore
-
Numero di messaggi : 892
Età : 49
Località : BOLOGNA
Data d'iscrizione : 27.08.10
Re: male al pectus dopo sport
lucio ha scritto:Bello, mi piace ! Se ne hai ancora me ne porti un po' ? Scherzo, spero che nella vita tu scriva per vivere hai uno stile molto pittoresco
Quoto, complimenti per la descrizione , così...delicata...."intravedo" una certa soddisfazione per la riuscita , almeno spero sia così. Ho un figlio con questo problema...quanto vorrei fosse solo un brutto sogno...Buona fortuna.
fraleric68- Numero di messaggi : 399
Età : 55
Data d'iscrizione : 13.03.08
Re: male al pectus dopo sport
Nonostante i dolori ho continuato con la palestra e l'attività fisica (karate). Dopo un paio di settimane posso dire che i dolori sono diminuiti molto e non sono più così fastidiosi come prima. In oltre posso anche dire di aver recuperato una decente capacità respiratoria, tuttavia sotto questo punto di vista spero di poter migliorare ancora.
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
Non riesco a visualizzare le foto...Menna82 ha scritto:Per farvi rendere conto vi mostro delle foto del mio pectus.
[img][/img][img][/img][img][/img]
Ospite- Ospite
Re: male al pectus dopo sport
rapshit92 ha scritto:Non riesco a visualizzare le foto...
[img][/img]
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adesso riesci?
Menna82- Numero di messaggi : 17
Età : 41
Data d'iscrizione : 22.10.10
Re: male al pectus dopo sport
NoMenna82 ha scritto:rapshit92 ha scritto:Non riesco a visualizzare le foto...
[img][/img]
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adesso riesci?
Ospite- Ospite
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