La mia esperienza
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La mia esperienza
Ciao a tutti!
Mi chiamo Sandro, ho 31 anni... abito in FVG. Ho scoperto questo forum quasi per caso, in quanto non sono un assiduo frequentatore della rete. MAI avrei pensato ci fosse addirittura un forum che tratta questi argomenti ( di cui si sa e si scrive veramente poco). Vi faccio i miei complimenti!!
Ora scrivo un po' di me: ho un PC assimmetrico (a destra le costole sono cresciute in modo da creare un bozzo all' attaccatura dello sterno e si sono come piegate verso l' interno nel resto del emitorace dx) con cui convivo praticamente da sempre. Devo dirlo, non è mai stato facile convivere con questa anomalia dal punto di vista psicologico, ma ho sempre pensato comunque di essere molto fortunato e che ogni giorno va vissuto in "piena". Mi spiego: io sono nato a 6 mesi con i relativi problemi ( malattia membrane ialine ecc.)e con relative possibilità di non farcela ( per fortuna che l' erba cattiva non muore mai!!). I primi 5/6 anni di vita sono stati un disastro fra polmoniti, bronchiti, otiti... poi dopo 2 interventi (tonsille e adenoidi) il tutto si è ridimensionato almeno un pochino. Crescendo sono venuti a galla altri probemi: Scogliosi (per cui ho fatto molta ginnastica correttiva e posturale, nulla invece per il pc perchè nessuno l' ha mai consigliato, mi misero invece un gesso per il pc che si rivelò un fallimento e mi consigliarono il nuoto) e prolasso della valvola mitrale (durante una visita sportiva a 15 anni). Dai 20 anni in su, oltre ad aver scoperto di essere allergico al nichel, cobalto, formaldeide e a qualche episodio di bronco-polmonite, sono sempre stato benino almeno fisicamente. Vi dico, io sono super sportivo e non mi sono mai limitato anzi...l' unico vero limite è stato quello psicologico soprattutto nelle relazioni con gli altri e con TUTTO quel che ne gira attorno. Ho sempre avuto amici e ragazze, ma sono convinto che questo pc abbia condizionato tutta la mia vita. Nonostante tutto non so proprio se mi voglio operare...10 anni l' avrei fatto ad occhi chiusi ( se non avessi scoperto solo 2 mesi fa che ci si può operare) ma ora....??????....
BEH ora non smetto di assillarvi... avremo tempo per confronti,spiegazioni e aneddoti.
Mi chiamo Sandro, ho 31 anni... abito in FVG. Ho scoperto questo forum quasi per caso, in quanto non sono un assiduo frequentatore della rete. MAI avrei pensato ci fosse addirittura un forum che tratta questi argomenti ( di cui si sa e si scrive veramente poco). Vi faccio i miei complimenti!!
Ora scrivo un po' di me: ho un PC assimmetrico (a destra le costole sono cresciute in modo da creare un bozzo all' attaccatura dello sterno e si sono come piegate verso l' interno nel resto del emitorace dx) con cui convivo praticamente da sempre. Devo dirlo, non è mai stato facile convivere con questa anomalia dal punto di vista psicologico, ma ho sempre pensato comunque di essere molto fortunato e che ogni giorno va vissuto in "piena". Mi spiego: io sono nato a 6 mesi con i relativi problemi ( malattia membrane ialine ecc.)e con relative possibilità di non farcela ( per fortuna che l' erba cattiva non muore mai!!). I primi 5/6 anni di vita sono stati un disastro fra polmoniti, bronchiti, otiti... poi dopo 2 interventi (tonsille e adenoidi) il tutto si è ridimensionato almeno un pochino. Crescendo sono venuti a galla altri probemi: Scogliosi (per cui ho fatto molta ginnastica correttiva e posturale, nulla invece per il pc perchè nessuno l' ha mai consigliato, mi misero invece un gesso per il pc che si rivelò un fallimento e mi consigliarono il nuoto) e prolasso della valvola mitrale (durante una visita sportiva a 15 anni). Dai 20 anni in su, oltre ad aver scoperto di essere allergico al nichel, cobalto, formaldeide e a qualche episodio di bronco-polmonite, sono sempre stato benino almeno fisicamente. Vi dico, io sono super sportivo e non mi sono mai limitato anzi...l' unico vero limite è stato quello psicologico soprattutto nelle relazioni con gli altri e con TUTTO quel che ne gira attorno. Ho sempre avuto amici e ragazze, ma sono convinto che questo pc abbia condizionato tutta la mia vita. Nonostante tutto non so proprio se mi voglio operare...10 anni l' avrei fatto ad occhi chiusi ( se non avessi scoperto solo 2 mesi fa che ci si può operare) ma ora....??????....
BEH ora non smetto di assillarvi... avremo tempo per confronti,spiegazioni e aneddoti.
ROSALEN78-
Numero di messaggi : 13
Età : 45
Data d'iscrizione : 29.04.10
una ragazzA operata di P.E. con tecnica di Nuss :) <3
ciao a tutti e tutte
mi kiamo Federica, sono sarda dalla provincia di Oristano, il15 Luglio 2009 sono stata operata (dal prof. Antonio Messineo e la sua equipe presso la clinica universitaria "Meyer" presso Firenze)di pectus excavatum "petto scavato o a imbuto" vi racconto in breve la mia storia e la mia esperienza..in breve perchè ci sarebbe troppo da dire,e molte cose come le emozioni non possono esere spiegate
All'età di10anni circa sono giunta a conoscenza di questo mio tipo di malformazione, per merito di un prof. che si trova a Cagliari, mi è sempre stato detto anche da lui, che con lo sviluppo fisico e svolgendo attività fisica, questa malformazione : pectus excavatum si sarebbe risolta o almeno si sarebbe attenuata(nel mio caso, essendo una ragazza sarei stata avantaggiata per la crescita del seno che avrebbe potuto nascondere la malformazione); Perciò sono stata iscritta ad una scuola di pallovolo, poi in palestra e scuola di ballo di gruppo.
Intorno ai 17 anni mi sono accorta che nonostante le attività che svolgevo, la malformazione peggiorava anche notevolmente,ne parlai subito con i miei genitori che mi risposero che era semplicemente una mia impressione, nonostante ciò continuai a stare dell'idea del peggioramente...e iniziai a documentarmi attraverso internet su cosa consisteva la mia(ormai ex)malformazione, su come avrei potuto attenuare questa malformazione che inizialmente mi dava forti problemi fisici soprattutto con l'arrivo dell'estate, poi si aggiundero problemi respiratori (avevo sempre una tosse pesante, sentivo dolore-fastidio alle costole, avvertivo una sensazione come asma soprattutto dopo1semplice corsa)e scoprii che si poteva risolvere questa malformazione con intervento chirurgico denominata"tecnica di Nuss" e in oppure "tecnica di ravirch"nome derivante dai fondatori, e in seguito è consigliato fare sport; mi colpii subito la prima,parlando con i miei genitori però ebbi la loro disappovazione.
In seguito a continue pressioni verso i miei genitori, riuscii a convincerli del fatto che la malformazione è peggiorata e volevo fare l'intervento, ne parlai con il mio medico di famiglia, che dopo essersi informato mi consigliò di fare una semplice visita dal prof. Antonio Messineo presso la clinica universitaria pediatrica "Meyer" presso Firenze, che nonostate si tratti di una clinica pediatrica, lui opera da vari anni questi casi anche certi casi su persone adulte.
Insieme alla mia famiglia partii a fare una visita programmata il 21 Ottobre 2008(giorno prima del mio compleanno )e il prof. dopo avermi visitato e avermi spiegato in modo dettagliato i pro e i contro dell'intervento che avrei potuto fare, mi lasciò la libera scelta, consigliandomi però l'intervento.
Io mi sentii già pronta e sicura di sottopormi all'intervento, ma il problema erano i miei che essendo preoccupati e contrari per questo tipo di intervento non mi permisero di farlo...fino a quanto "non ho puntato i piedi" e gli ho detto che io l'intervento l'avrei fatto con o senza il loro consenso e aiuto morale, quindi decisero di accontentarmi, e presi così l'appuntamento per via telefonica e mi spiegarono che mi avrebbero ricoverato il 13 Luglio 2009 per farmi alcuni controlli specifici e per parlare con l'anestesista, il 15 Luglio sarei stata operata e per il resto dipendeva solamente da me(su come avrei reagito in seguito all'intervento e al tempo ke avrei impiegato x riprendermi)
Arrivò il 13 Luglio, io ero felicissima e sicurissima di voler fare l'intervento mi continuavo a dire :"io provo a fare questo intervento con la speranza di risolvere questa malformazione e i problemi che mi comportano, poi è impossibile che un intervento del genere possa peggiorare la situazione al massimo non risolverà nulla ma potrò dire di averci provato e perciò non avrò più dubbio"ero molto consapevole dei problemi che avrebbe potuto portare l'intervento ma non mi preocuparono, ero molto determinata e sicura di me stessa.
Inieme a mia madre arrivai alla clinica, siamo state accolte benissimo da tutte le persone presenti, conobbi l'equipe del prof. Antonio Messineo e i dottori e infermieri presenti nel piano delle degenze, sono smepre stati molto gentile, molto disponibile a ogni mia minima esigenza, e questo mi ha aiutato tantissimo.
il14 Luglio, in tarda serata(dopo la cena)mi è stato comunicato che non avrei più potuto mangiar niente fino al giorno dopo, ma avrei potuto bere fino alle 7del mattino dopo.
Ecco che arrivò il mio attesissimo 15 Luglio 2009
verso mezzogiorno sono stata chiamata da un'infermiera insieme a mia madre, a seguirla ; arrivai nella sala operatoria e mi hanno fatto sdraiare sul lettino (in questo momento inzialmente sinceramente ho avuto un pò d'ansia ma la con mia sicurezza e determinazione, sono rimasta calma e tranquilla e mi sono concentrata sul fatto che sarei uscita di li con un petto migliore anke se non perfetto)anche se l'anestesista e gli infermieri cercarono di farmi star calma, io lo ero fin da prima di entrare in sala operatoria .
Dopo essermi risvegliata, dopo4ore, e essermi ripresa un pò mi è stato detto che la profondità del mio p.e. era di ben 5m e non di 3cm (come avevo misurato io ahahahahah)quando mia madre ha visto il risultato dell'intervento è rimasta al quanto meravigliata di come sono riusciti a migliorarlo, e questa reazione da parte di mia madre mi ha aiutato e mi ha fatto molto piacere .
Sono sempre stata immobile coricata, tranquillissima,(stupendo anche gli infermieri perchè non tutti i pazienti reagiscono come ho reagito io, nonostante la"finta"determinazione che avevano inizialmente). Dopo solo2 giorni dall'intervento mi è stato chiesto se mi sentivo di provar ad alzarmi almeno un pò dal letto, anche perchè essere sempre coricata con la pancia in su, fa male alla schiena, e perciò sguii ciò ke mi è stato detto provai con molta fatica e con il loro aiuto amettermi seduta sul letto e ci riuscii nonostante la tanta fatica, capogiri e il normale dolore..riuscì a stare seduta sul letto x qualke minuto e per me fu molto important questo e ripetevo quest'azione spesso.
Il 18 Luglio 2009 sono stata raggiunta in ospedale da vari parenti tra cui mio padre, mia sorella e il mio ragazzo(di allora,che mi è stato sempre molto vicino, e mi sosteneva nonostante la preoccupazione, perchè x quanto può sembrare un semplice intervento rispetto ad altri e comunque un'intervento delicato),per mia spontanea scelta decisi di provar ad alzarmi da quel letto e far i primi passi con l'aiuto del mio"ragazzo"
all'inizio mi sntii poco bene, a causa dei farmaci, di tutto il tempo passato sdraiata e per l'intervento ma mi sono fatta forza e nonostante la posizione in cui ero (curva in avanti, movimenti molto lenti)sono riuscita a camminare e raggiungere i miei parenti che in quel momento si trovavano al pian terreno.
Per circa un mese ho avuto neccessità di un aiuto per sedermi e coricarmi e x rialzarmi, per fare lavare i capelli(per fare la doccia mi arrangiavo io da dopo meà mese,anche se comportava far la doccia in un tempo maggiore rispetto a quello normale ).
Non mi sono mai lamentata di niente, ma sono sempre stata molto contenta e soddisfatta del risultato ottenuto e mi sono sempre impegnata a star meglio, giorno dopo giorno.
Oggi mi sono ripresa del tutto già da qualke mese, stando però sempre attenta ad alcuni movimenti che faccio e a certe posizioni che assumo quando sono sdraiata..e qualke leggerissimo dolorino-fastidio lo avverto con il cambiamento climatico ma mi èstato detto che è normale [ ironicamente: potrei fare le previsioni meteo sicurissime ]avrò una visita di controllo a fine Giugno sempre a Firenze, prsso la clinica Meyer, ma sono in formissimaaaaaaaaaaa
L'esperienza che ho vissuto, la forza che ho avuto e la forza determinazione e sicurezza che non avrei mai pensato minimamente di riuscire ad avere, le ricorderò SEMPRE come un qualcosa di straordinariamente belllissimo e consiglierei(come stò già facendo da dopo essermi stata operata)a tutte lepersone che soffrono di P.E. ossia la mia ex malformazione di far una visita dal prof. Antonio Messineo e di sottoporsi all'intervento quando sono PIENAMENTE DETERMINATI SICURISSIMI DI QUESTA SCELTA e consapevole del fatto ke i mieracoli sono rari,e di pensare che l'operazione migliora la malformazione ma non rende un petto PERFETTO in modo assoluto.
ora vi saluto....PER QUALSIASI DOMANDA , MI FA PIACERE E SAREI PRNTISSIMA AD AIUTARVI A RISOLVERE OGNI VOSTRO DUBBIO O CURIOSITà. tanti tanti saluti da Federica
mi kiamo Federica, sono sarda dalla provincia di Oristano, il15 Luglio 2009 sono stata operata (dal prof. Antonio Messineo e la sua equipe presso la clinica universitaria "Meyer" presso Firenze)di pectus excavatum "petto scavato o a imbuto" vi racconto in breve la mia storia e la mia esperienza..in breve perchè ci sarebbe troppo da dire,e molte cose come le emozioni non possono esere spiegate
All'età di10anni circa sono giunta a conoscenza di questo mio tipo di malformazione, per merito di un prof. che si trova a Cagliari, mi è sempre stato detto anche da lui, che con lo sviluppo fisico e svolgendo attività fisica, questa malformazione : pectus excavatum si sarebbe risolta o almeno si sarebbe attenuata(nel mio caso, essendo una ragazza sarei stata avantaggiata per la crescita del seno che avrebbe potuto nascondere la malformazione); Perciò sono stata iscritta ad una scuola di pallovolo, poi in palestra e scuola di ballo di gruppo.
Intorno ai 17 anni mi sono accorta che nonostante le attività che svolgevo, la malformazione peggiorava anche notevolmente,ne parlai subito con i miei genitori che mi risposero che era semplicemente una mia impressione, nonostante ciò continuai a stare dell'idea del peggioramente...e iniziai a documentarmi attraverso internet su cosa consisteva la mia(ormai ex)malformazione, su come avrei potuto attenuare questa malformazione che inizialmente mi dava forti problemi fisici soprattutto con l'arrivo dell'estate, poi si aggiundero problemi respiratori (avevo sempre una tosse pesante, sentivo dolore-fastidio alle costole, avvertivo una sensazione come asma soprattutto dopo1semplice corsa)e scoprii che si poteva risolvere questa malformazione con intervento chirurgico denominata"tecnica di Nuss" e in oppure "tecnica di ravirch"nome derivante dai fondatori, e in seguito è consigliato fare sport; mi colpii subito la prima,parlando con i miei genitori però ebbi la loro disappovazione.
In seguito a continue pressioni verso i miei genitori, riuscii a convincerli del fatto che la malformazione è peggiorata e volevo fare l'intervento, ne parlai con il mio medico di famiglia, che dopo essersi informato mi consigliò di fare una semplice visita dal prof. Antonio Messineo presso la clinica universitaria pediatrica "Meyer" presso Firenze, che nonostate si tratti di una clinica pediatrica, lui opera da vari anni questi casi anche certi casi su persone adulte.
Insieme alla mia famiglia partii a fare una visita programmata il 21 Ottobre 2008(giorno prima del mio compleanno )e il prof. dopo avermi visitato e avermi spiegato in modo dettagliato i pro e i contro dell'intervento che avrei potuto fare, mi lasciò la libera scelta, consigliandomi però l'intervento.
Io mi sentii già pronta e sicura di sottopormi all'intervento, ma il problema erano i miei che essendo preoccupati e contrari per questo tipo di intervento non mi permisero di farlo...fino a quanto "non ho puntato i piedi" e gli ho detto che io l'intervento l'avrei fatto con o senza il loro consenso e aiuto morale, quindi decisero di accontentarmi, e presi così l'appuntamento per via telefonica e mi spiegarono che mi avrebbero ricoverato il 13 Luglio 2009 per farmi alcuni controlli specifici e per parlare con l'anestesista, il 15 Luglio sarei stata operata e per il resto dipendeva solamente da me(su come avrei reagito in seguito all'intervento e al tempo ke avrei impiegato x riprendermi)
Arrivò il 13 Luglio, io ero felicissima e sicurissima di voler fare l'intervento mi continuavo a dire :"io provo a fare questo intervento con la speranza di risolvere questa malformazione e i problemi che mi comportano, poi è impossibile che un intervento del genere possa peggiorare la situazione al massimo non risolverà nulla ma potrò dire di averci provato e perciò non avrò più dubbio"ero molto consapevole dei problemi che avrebbe potuto portare l'intervento ma non mi preocuparono, ero molto determinata e sicura di me stessa.
Inieme a mia madre arrivai alla clinica, siamo state accolte benissimo da tutte le persone presenti, conobbi l'equipe del prof. Antonio Messineo e i dottori e infermieri presenti nel piano delle degenze, sono smepre stati molto gentile, molto disponibile a ogni mia minima esigenza, e questo mi ha aiutato tantissimo.
il14 Luglio, in tarda serata(dopo la cena)mi è stato comunicato che non avrei più potuto mangiar niente fino al giorno dopo, ma avrei potuto bere fino alle 7del mattino dopo.
Ecco che arrivò il mio attesissimo 15 Luglio 2009
verso mezzogiorno sono stata chiamata da un'infermiera insieme a mia madre, a seguirla ; arrivai nella sala operatoria e mi hanno fatto sdraiare sul lettino (in questo momento inzialmente sinceramente ho avuto un pò d'ansia ma la con mia sicurezza e determinazione, sono rimasta calma e tranquilla e mi sono concentrata sul fatto che sarei uscita di li con un petto migliore anke se non perfetto)anche se l'anestesista e gli infermieri cercarono di farmi star calma, io lo ero fin da prima di entrare in sala operatoria .
Dopo essermi risvegliata, dopo4ore, e essermi ripresa un pò mi è stato detto che la profondità del mio p.e. era di ben 5m e non di 3cm (come avevo misurato io ahahahahah)quando mia madre ha visto il risultato dell'intervento è rimasta al quanto meravigliata di come sono riusciti a migliorarlo, e questa reazione da parte di mia madre mi ha aiutato e mi ha fatto molto piacere .
Sono sempre stata immobile coricata, tranquillissima,(stupendo anche gli infermieri perchè non tutti i pazienti reagiscono come ho reagito io, nonostante la"finta"determinazione che avevano inizialmente). Dopo solo2 giorni dall'intervento mi è stato chiesto se mi sentivo di provar ad alzarmi almeno un pò dal letto, anche perchè essere sempre coricata con la pancia in su, fa male alla schiena, e perciò sguii ciò ke mi è stato detto provai con molta fatica e con il loro aiuto amettermi seduta sul letto e ci riuscii nonostante la tanta fatica, capogiri e il normale dolore..riuscì a stare seduta sul letto x qualke minuto e per me fu molto important questo e ripetevo quest'azione spesso.
Il 18 Luglio 2009 sono stata raggiunta in ospedale da vari parenti tra cui mio padre, mia sorella e il mio ragazzo(di allora,che mi è stato sempre molto vicino, e mi sosteneva nonostante la preoccupazione, perchè x quanto può sembrare un semplice intervento rispetto ad altri e comunque un'intervento delicato),per mia spontanea scelta decisi di provar ad alzarmi da quel letto e far i primi passi con l'aiuto del mio"ragazzo"
all'inizio mi sntii poco bene, a causa dei farmaci, di tutto il tempo passato sdraiata e per l'intervento ma mi sono fatta forza e nonostante la posizione in cui ero (curva in avanti, movimenti molto lenti)sono riuscita a camminare e raggiungere i miei parenti che in quel momento si trovavano al pian terreno.
Per circa un mese ho avuto neccessità di un aiuto per sedermi e coricarmi e x rialzarmi, per fare lavare i capelli(per fare la doccia mi arrangiavo io da dopo meà mese,anche se comportava far la doccia in un tempo maggiore rispetto a quello normale ).
Non mi sono mai lamentata di niente, ma sono sempre stata molto contenta e soddisfatta del risultato ottenuto e mi sono sempre impegnata a star meglio, giorno dopo giorno.
Oggi mi sono ripresa del tutto già da qualke mese, stando però sempre attenta ad alcuni movimenti che faccio e a certe posizioni che assumo quando sono sdraiata..e qualke leggerissimo dolorino-fastidio lo avverto con il cambiamento climatico ma mi èstato detto che è normale [ ironicamente: potrei fare le previsioni meteo sicurissime ]avrò una visita di controllo a fine Giugno sempre a Firenze, prsso la clinica Meyer, ma sono in formissimaaaaaaaaaaa
L'esperienza che ho vissuto, la forza che ho avuto e la forza determinazione e sicurezza che non avrei mai pensato minimamente di riuscire ad avere, le ricorderò SEMPRE come un qualcosa di straordinariamente belllissimo e consiglierei(come stò già facendo da dopo essermi stata operata)a tutte lepersone che soffrono di P.E. ossia la mia ex malformazione di far una visita dal prof. Antonio Messineo e di sottoporsi all'intervento quando sono PIENAMENTE DETERMINATI SICURISSIMI DI QUESTA SCELTA e consapevole del fatto ke i mieracoli sono rari,e di pensare che l'operazione migliora la malformazione ma non rende un petto PERFETTO in modo assoluto.
ora vi saluto....PER QUALSIASI DOMANDA , MI FA PIACERE E SAREI PRNTISSIMA AD AIUTARVI A RISOLVERE OGNI VOSTRO DUBBIO O CURIOSITà. tanti tanti saluti da Federica
federjca-
Numero di messaggi : 53
Età : 34
Data d'iscrizione : 02.05.10
Re: La mia esperienza
Federjca, il Dott. Messineo ti ha parlato dei pro e contro dell'intervento. Potresti dire di quali contro ti ha parlato. Grazie mille
Viola 64- Numero di messaggi : 12
Età : 59
Data d'iscrizione : 05.05.10
Re: La mia esperienza
si certo......NON VOGLIO ASSOLUTTAMENTE SPAVENTARE NESSUNO MA NON VOGLIO TANTOMENO FARE ILLUDERE A NESSUNO KE QUEST'INTERVENTO SIA UNA PASSEGGIATA.
Nel mio caso è stata un'esperienza assoluttamente positiva con dei risultati x me al quanto ottimali RISPETTO A COME ERO PRIMA...ma come tutti gli interventi ha delle conseguenze; in questo caso l'intervento potrebbe portare un pò di dolore x qualke giorno,si avrà bisogno di un'aiuto x ogni azione quotidiana x un periodo,bisogna stare attenti a eventuali colpi e fare certi bruschi movimenti.....tutto questo però è soggettivo e x me dipende dalla forza,coraggio e determinazione che si hanno nel fare quest'intervento.
spero di essere stata chiara nella risposta x la tua domanda.
Nel mio caso è stata un'esperienza assoluttamente positiva con dei risultati x me al quanto ottimali RISPETTO A COME ERO PRIMA...ma come tutti gli interventi ha delle conseguenze; in questo caso l'intervento potrebbe portare un pò di dolore x qualke giorno,si avrà bisogno di un'aiuto x ogni azione quotidiana x un periodo,bisogna stare attenti a eventuali colpi e fare certi bruschi movimenti.....tutto questo però è soggettivo e x me dipende dalla forza,coraggio e determinazione che si hanno nel fare quest'intervento.
spero di essere stata chiara nella risposta x la tua domanda.
federjca-
Numero di messaggi : 53
Età : 34
Data d'iscrizione : 02.05.10
Re: La mia esperienza
e comunque è sempre un intervento con tutti i rischi che l'anestesia generale comporta. A me personalmente spaventa più "l'incoscenza" che il dolore post-operatorio....
fraleric68- Numero di messaggi : 399
Età : 55
Data d'iscrizione : 13.03.08
Re: La mia esperienza
x quanto rigurada l'incoscienza...anke essa è soggettiva e dipende dallo stato in cui ci si trova nel momento dell'anestesia totale.
Infatti più si è tranquilli e rilassati nel momento dell'anestesia maggiore sarà il benessere nel risveglio.
Nel mio caso...io mi ricordo di essermi svegliata nella mia camera dove mi hanno ricoverato e sentivo le gambe rigide come se fossero legate ma dopo qualche ora è passata questa sensazione,del resto sapevo tutto ho riconosciuto fin da subito mia madre e alcuni infermieri che ho conosciuto giorni prima.
Mi è stato raccontato però che dopo essere stata operata mi hanno svegliato nella sala operatoria anche x valutare la mia evantuale reazione(questo particolare non ricordo)mi hanno detto che mi sono svegliata ho guardato a tutti con lo sguardo perso nel vuoto e poi mi sono di nuovo addormentata tranquillamente(x effetto dell'anestesia)
Infatti più si è tranquilli e rilassati nel momento dell'anestesia maggiore sarà il benessere nel risveglio.
Nel mio caso...io mi ricordo di essermi svegliata nella mia camera dove mi hanno ricoverato e sentivo le gambe rigide come se fossero legate ma dopo qualche ora è passata questa sensazione,del resto sapevo tutto ho riconosciuto fin da subito mia madre e alcuni infermieri che ho conosciuto giorni prima.
Mi è stato raccontato però che dopo essere stata operata mi hanno svegliato nella sala operatoria anche x valutare la mia evantuale reazione(questo particolare non ricordo)mi hanno detto che mi sono svegliata ho guardato a tutti con lo sguardo perso nel vuoto e poi mi sono di nuovo addormentata tranquillamente(x effetto dell'anestesia)
federjca-
Numero di messaggi : 53
Età : 34
Data d'iscrizione : 02.05.10
Re: La mia esperienza
Ormai è passato molto tempo da quando feci la prima e sola anestesia totale, infatti avevo 6 anni (per togliere le tonsille), ma se devo dir la verità il ricordo è ancora vivo nella mia mente. Ricordo che piano piano perdi contatto con tutto quel che ti circonda: all' inizio i suoni, poi il tatto e i movimenti ed infine le immagini che piano lasciano spazio al buio e poi.... e poi niente totale fino al risveglio. Risveglio che devo dire lo ricordo come traumatico visto che appena aperto gli occhi ebbi l' impulso di vomitare: è che vomitai sangue (visto che asportando le tonsille del sangue era andato nello stomaco) e imbrattai tutto il letto. Non fu un bel risveglio, comunque in relazione all' incoscienza a pensarci ora, un po' spaventa quello stato: un limbo fra vita e morte direi.. per fortuna si ritorna sempre (+o-)!!!!
Sono contento di sentire persone così convinte e soddisfatte di aver affrontato l' intervento...
Sono contento di sentire persone così convinte e soddisfatte di aver affrontato l' intervento...
ROSALEN78-
Numero di messaggi : 13
Età : 45
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: La mia esperienza
Per Federjca: Sei stata chiarissima... grazie ancora
Viola 64- Numero di messaggi : 12
Età : 59
Data d'iscrizione : 05.05.10
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