il mio problema
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il mio problema
Ciao a tutti mi chiamo pierluigi e ho 18 anni.Ho il pe fin dalla nascita ma ne sn venuto a conoscienza solo l'anno scorso visto che i molto medici che ho visto in passato mi avevano dtt non avevo nnt poi tramite un'ortopedico di fiducia ho avuto questa notizia.da bambino questa cosa non mi ha causato problemi infatti ho sempre ftt tnt sport xrò da un po' di tempo ho iniziato ad avre problemi infatti ora che sn diventato asmatico e allergico sto iniziando ad avere attacchi di tachicardia,crisi respiratorie e ho dovuto mollare gli sport visto che nn riuscivo + ad avere abbastanza fiato x reggere il calcio o la piscina.vorrei sapere l'opinione di qlk che ha avuto qlk esperienza con qst problema e che magari conosce un'ospedale o un medico bravo a milano o nei dintorni e che mi possa dare qlk consigliio.
pierluigi- Numero di messaggi : 2
Età : 31
Data d'iscrizione : 07.07.11
Re: il mio problema
se hai voglia di farti un'oretta di strada contatta il dottor ottoni qui a Brescia, saprà di sicuro rispondere a tutte le tue domande in modo semplice e senza troppi giri di parole.
andrea1505-
Numero di messaggi : 248
Età : 39
Data d'iscrizione : 20.08.09
Re: il mio problema
Se hai problemi funzionali deduco che hai un pectus abbastanza serio. Se puoi metti le foto. Cmq data la tua giovane età potresti optare per NUSS... dunque al Meyer di Firenze da Messineo.
Io mi sono operato con Ravitch e onestamente me ne sono pentito.
Io mi sono operato con Ravitch e onestamente me ne sono pentito.
keycode13-
Numero di messaggi : 361
Età : 43
Località : Messina
Data d'iscrizione : 25.03.08
Re: il mio problema
ok grz.sapresti dirmi la differenza tra i il nuss e l'altro metodo? nn sono molto pratico di questo argomento
pierluigi- Numero di messaggi : 2
Età : 31
Data d'iscrizione : 07.07.11
Re: il mio problema
Premetto che io sono di parte, sono sfiduciato su ravitch.
1) TECNICA DI RAVITCH (su questa sono più informato perchè mi sono sottoposto io)
La tecnica consiste nel riposizionamento dello sterno (sternocondroplastica) togliendo le cartilagini deformate che lo sorreggono e tenendolo fermo con una barretta retrosternale nell'attesa che le cartilagini ricrescano.
Il vantaggio di questa tecnica (se fatta da un buon chirurgo) è che il risultato finale lo vedi subito dopo l'operazione senza possibilità che rientri (nemmeno di qualche millimetro).
Il più sconveniente effetto secondario dell'operazione è la cicatrice che resta: centrale e verticale proprio sullo sterno, della lunghezza di circa 12 cm circa. Anche se opportunamente trattata, spesso col "Contractubex gel", può risultare poco visibile. Inoltre chi ha una discreta peluria spesso riesce a coprirla del tutto.
Un altro fattore positivo rispetto alla tecnica "avversaria" è la "breve" permamenza della barretta retrosternale, che di solito viene rimossa nel giro di un anno. Un possibile anche se raro (10% dei casi) effetto secondario può essere una non perfetta ri-cicatrizzazione dei pettorali, infatti in questa operazione vengono "scollati" per permettere lo spostamento dello sterno. A qualcuno è anche capitato un pneumotorace spontaneo, che riguarda la formazione ed accumulo di aria nella parete toracica con una relativa respirazione difficoltosa;che di solito si risolve in qualche giorno in più di ricovero con l'aggiunta di un drenaggio.
2) TECNICA DI NUSS (se qualcuno vuole correggermi sono ben lieto)
La tecnica di Nuss di solito è consigliato di farlo su soggetti giovani, sopratutto se il PE è simmetrico. Questo metodo consite l'inserimento di una barra curva, fatta a misura e sagomata appositamente dal chirurgo, tramite due incisioni laterali alla gabbia toracica e poi ruotata in modo da spingere lo sterno all'infuori. Il grande vantaggio di questa tecnica è l'assenza della cicatrice frontale. Inoltre i muscoli non vengono toccati chirurgicamente. Uno dei punti a "sfavore" è la lunga permanenza della barra (3 anni o più) nei quali conviene stare un po' attenti. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che alla rimozione della barra lo sterno può rientrare di alcuni millimetri.
Sappi che anche se ognuno ha una soglia del dolore diversa, nessuna delle due operazioni è una passeggiata. Inoltre durante la permanenza della barra in entrambe le operazioni, non potrai ruotare bene il busto.
Ultima cosa, l'assenza dallo sport. Con Nuss dopo 7/8 mesi puoi andare a fare palestra, partendo sempre da carichi leggerissimi, cmq nel periodo di presenza della barra ti converrà evitare sport seri (calcio, sport di contatto, boxe, karate, ecc, insomma tutti quegli sport che potrebbero spostare la barra).
Al momento della rimozione della barra tornerai al 100% come se non ti fossi operato. Mentre con Ravitch potrai sollevare carichi leggeri la permanenza della barra, prima di tornare a fare carichi pesanti e sport seri dovrai aspettare 6 mesi dalla rimozione della barra.
1) TECNICA DI RAVITCH (su questa sono più informato perchè mi sono sottoposto io)
La tecnica consiste nel riposizionamento dello sterno (sternocondroplastica) togliendo le cartilagini deformate che lo sorreggono e tenendolo fermo con una barretta retrosternale nell'attesa che le cartilagini ricrescano.
Il vantaggio di questa tecnica (se fatta da un buon chirurgo) è che il risultato finale lo vedi subito dopo l'operazione senza possibilità che rientri (nemmeno di qualche millimetro).
Il più sconveniente effetto secondario dell'operazione è la cicatrice che resta: centrale e verticale proprio sullo sterno, della lunghezza di circa 12 cm circa. Anche se opportunamente trattata, spesso col "Contractubex gel", può risultare poco visibile. Inoltre chi ha una discreta peluria spesso riesce a coprirla del tutto.
Un altro fattore positivo rispetto alla tecnica "avversaria" è la "breve" permamenza della barretta retrosternale, che di solito viene rimossa nel giro di un anno. Un possibile anche se raro (10% dei casi) effetto secondario può essere una non perfetta ri-cicatrizzazione dei pettorali, infatti in questa operazione vengono "scollati" per permettere lo spostamento dello sterno. A qualcuno è anche capitato un pneumotorace spontaneo, che riguarda la formazione ed accumulo di aria nella parete toracica con una relativa respirazione difficoltosa;che di solito si risolve in qualche giorno in più di ricovero con l'aggiunta di un drenaggio.
2) TECNICA DI NUSS (se qualcuno vuole correggermi sono ben lieto)
La tecnica di Nuss di solito è consigliato di farlo su soggetti giovani, sopratutto se il PE è simmetrico. Questo metodo consite l'inserimento di una barra curva, fatta a misura e sagomata appositamente dal chirurgo, tramite due incisioni laterali alla gabbia toracica e poi ruotata in modo da spingere lo sterno all'infuori. Il grande vantaggio di questa tecnica è l'assenza della cicatrice frontale. Inoltre i muscoli non vengono toccati chirurgicamente. Uno dei punti a "sfavore" è la lunga permanenza della barra (3 anni o più) nei quali conviene stare un po' attenti. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che alla rimozione della barra lo sterno può rientrare di alcuni millimetri.
Sappi che anche se ognuno ha una soglia del dolore diversa, nessuna delle due operazioni è una passeggiata. Inoltre durante la permanenza della barra in entrambe le operazioni, non potrai ruotare bene il busto.
Ultima cosa, l'assenza dallo sport. Con Nuss dopo 7/8 mesi puoi andare a fare palestra, partendo sempre da carichi leggerissimi, cmq nel periodo di presenza della barra ti converrà evitare sport seri (calcio, sport di contatto, boxe, karate, ecc, insomma tutti quegli sport che potrebbero spostare la barra).
Al momento della rimozione della barra tornerai al 100% come se non ti fossi operato. Mentre con Ravitch potrai sollevare carichi leggeri la permanenza della barra, prima di tornare a fare carichi pesanti e sport seri dovrai aspettare 6 mesi dalla rimozione della barra.
keycode13-
Numero di messaggi : 361
Età : 43
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